martedì, dicembre 19, 2006

Usa, coltivazione record di marijuana: «è più redditizia del grano» Le cifre parlano chiaro: negli Stati Uniti coltivare marjuana sarebbe l'attività agricola più redditizia, molto più di colture «tradizionali» come il grano o il mais. Ad affermarlo è Jon Gettman, analista del mercato delle sostanze illegali e autore del «Bulletin of Cannabis Reform», il rapporto annuale della Marijuana Policy Project (MPP), un´organizzazione che si batte per la legalizzazione di questa sostanza negli USA. Secondo il rapporto, anche con una stima al ribasso del prezzo di vendita, il reddito totale prodotto nel 2006 dalla coltivazione della cannabis sarebbe stato di 35,8 miliardi di dollari, una cifra molto più alta degli introiti legati al mais (23,3 miliardi) o del grano (7,45 miliardi). Inoltre, negli ultimi venticinque anni la produzione di marijuana sarebbe aumentata di dieci volte, per un totale di diecimila tonnellate all´anno, di fronte alle mille del 1981: «più del cotone in Alabama, della vite in California, delle noccioline in Georgia o del tabacco nelle due Carolina». Al primo posto nella classifica degli stati produttori c´è la California, che da sola produrrebbe marjuana per 13,8 miliardi di dollari all´anno, seguita da Tennessee, Kentucky, Hawaii e Washington, tutti stati in cui il reddito legato a questa coltivazione supera il miliardo di dollari. E questo nonostante i ripetuti e massicci tentativi messi in atto dal governo di sradicare la cannabis dal territorio statunitense, che hanno condotto al sequestro di circa 103 milioni di piante e alla distruzione di 36.000 campi ogni anno. «Le nostre leggi attuali offrono ai criminali e ai gangster la nostra principale produzione agricola, e così facendo si sprecano milioni di dollari e si contribuisce alla sovrappopolazione delle carceri», è l´appello del responsabile delle comunicazioni della MPP, Bruce Mirken. L´organizzazione è autrice di una campagna pluriennale volta a convincere il governo statunitense a rimuovere la marijuana dall´elenco delle sostanze stupefacenti considerate prive di valore medico. Fonti ufficiale dell´U.S. Office of National Drug Control Policy non si sentono di confermare le conclusioni del rapporto, ma dichiarano che le stime governative sull´introito totale legato agli stupefacenti negli Stati Uniti si aggirano intorno ai 200 miliardi di dollari all´anno. eh eh eh eh look seals

lunedì, dicembre 11, 2006

bekkateve questa altro che le minchiate de politica... look seals

L'ex dittatore cileno, scomparso a 91 anni, era ricoverato dal 3 dicembre in ospedale, colpito da infarto. Ieri circa duemila manifestanti si sono scontrati con la polizia: protestavano contro il lutto cittadino deciso dal governo. Ma non ci saranno funerali di Stato e ringraziando Dio nn ci saranno... finalmente sto testa de cazzo s'e' tolto dai coglioni... peccato che nn abia pagato per tutta la gente ceh ha ammazzato... ogni tanto una buona notizia look seals

CANI CALDI PER TUTTI...Membri del Fight, finalmente la macchina per gli Hot Dog (regalo del Fight al VicePresidente) è arrivata ed ha trovato un suo angolo alla sede del Fight Club posta in Via Le Mani Dal Naso, 2 (come le narici, del naso appunto). Ad ogni modo, prossimamente si farà una cena a base di Wurstel e salsa barbecue, alla quale cena non dovrà esimersi dal mangiare il nostro Presidente, al quale si ricorda che Mister Olimpia è ormai un ricordo di qualche giorno fà e che il concorso lo rifaranno tra un anno. Questo per dire, che se in settimana non se magnà i wurstel della LIDL con noi, allora gli sbroccamoooooooooooooooooooooooooo...PRESIDE' PRESIDE' MAGNA CON NOI PRESIDE'....BOIGOTTA IL PETTO DE POLLO PURE TUUUUUU...TE PREGOOOOOOOOOOOOOO. Questa di far mangiare dei sani wurstel al nostro Presidente, diventa un ulteriore MISSIONE che il Fight deve compiere. Ad ogni modo, cari membri il Tesoriere vi ricorda che non tenemo manco gli occhi pe piagne...dovemo caccià li sordi se non famo Pippa (come diceva un saggio...Salvatore). LUNGA VITA AL FIGHT... il vostro amato Tesoriere

domenica, dicembre 10, 2006

ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh... take a look at what I've found look seals

giovedì, dicembre 07, 2006

meno male... look seals

Litvinenko con una dose di Polonio (un milionesimo di grammo) è stecchito, Scaramella con cinque dosi è vivo e pimpante. Miracolo-Mitrokhin. look seals

giovedì, novembre 30, 2006

«Continuavano con il lancio di oggetti, io ho gridato che avrei sparato. Poi ho sparato in aria. Due colpi, tutti e due in aria». Mario Placanica, l' ex carabiniere ritenuto responsabile ma mai processato per l´omicidio di Carlo Giuliani in piazza Alimonda a Genova il 20 luglio del 2001 durante il G8 a Genova, adesso ritratta. In una lunga intervista (due pagine) al quotidiano Calabria Ora, ricostruisce il suo arrivo a Genova ed il rapporto con i suoi superiori («gridavano sempre. Ci dicevano di stare attenti, ci raccontavano che ci avrebbero tirato le sacche di sangue infetto. Ci dicevano di attacchi terroristici. La sensazione era come se dovessimo andare in guerra») e poi rilancia: non fu lui a uccidere. «Non potevo colpire Giuliani. Ho sparato sopra la ruota di scorta del Defender» dice al quotidiano. Ma non solo. Placanica racconta anche molto altro. Dice che ritornato in caserma dopo la morte di Giuliani, i colleghi lo incitavano, lo chiamavano «il killer»: «Hanno fatto una festa, mi hanno regalato un basco del Tuscania, "benvenuto tra gli assassini", mi hanno detto. Si, erano contenti. Dicevamo Morte sua vita mia, cantavano canzoni. Hanno fatto una canzone anche su Carlo Giuliani. Io ero assente, non volevo stare con nessuno, mi sentivo troppo male». Poi l'ex carabiniere illustra anche la vicenda relativa al congedo dall'Arma e dice senza mezzi termini di essere «un capro espiatorio usato per coprire qualcuno»: «Secondo me sul G8 non è stata detta tutta la verità – accusa adesso Placanica - Ci sono troppe cose che non sono chiare: perché alcuni militari hanno 'lavorato´ sul corpo di Giuliani? Perchè gli hanno fracassato la testa con una pietra? Ritengo che cremare il corpo di Giuliani sia stato un errore, forse si sarebbe potuto scoprire di più. Sono alla ricerca della verità. Come fanno a dire che l'ho sparato in faccia. Non è vero. È impossibile. Non potevo colpire Giuliani. Ho sparato sopra la ruota di scorta del Defender». Non è la prima volta che l´ex Carabiniere, candidatosi con An nelle ultime elezioni amministrative in Calabria, fa dichiarazioni sconcertanti a mezzo stampa. Anche se, chiamato a settembre del 2005 come testimone nel processo in corso a Genova contro 25 manifestanti anti G8 accusati di «devastazione e saccheggio», l´ex carabiniere si rifiutò di rispondere alle domande su quello che era accaduto in Piazza Alimonda. Per quanto riguarda invece l´uccisione di Carlo Giuliani, Placanica non è mai stato processato perché il caso è stato archiviato nel maggio del 2003 dal gup di Genova Elena Daloiso per «legittima difesa». Dopo le ultime dichiarazioni dell´ex carabiniere Prc e Verdi tornano a chiedere con forza al Parlamento l´istituzione di una commissione d´inchiesta sul G8, così come scritto nel programma dell´Unione. «Le rivelazioni dell'ex carabiniere Placanica rivelano un inquietante tessuto di menzogne da parte delle forze dell'ordine nei confronti dell'omicidio di Carlo Giuliani al G8 di Genova – dice Giovanni Russo Spena, capogruppo Prc al Senato - Quello che pongo con forza è la questione della commissione parlamentare d'inchiesta sul G8, sempre più indispensabile, concordata nel programma dell'Unione. Finora ci sono state delle resistenze ad istituire la commissione. Devono immeditamente cessare» «Dopo le sue affermazioni su un quotidiano calabrese, vorrei che Placanica venisse messo sotto protezione – dice invece Haidi Gaggio Giuliani, madre di Carlo e senatrice del Prc - Se è vero, come dice, che non ha ucciso lui Carlo perché ha sparato in aria è stato indotto a mentire per coprire il vero assassino su quella camionetta. Spero che la magistratura apra immediatamente un'inchiesta e che la verità venga ristabilita in un tribunale». «L'intervista all'ex carabiniere riapre una questione che non riguarda solo la drammatica morte di Carlo Giuliani, ma anche l'operato dei vertici delle forze dell'ordine ed in generale la gestione della manifestazione - sottolinea il Capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli - Dopo le inquietanti dichiarazioni di Placanica è ormai inevitabile che sia istituita rapidamente la commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova».

domenica, novembre 26, 2006

da BEPPEGRILLO.IT E se il Borbone fosse in realtà il Savoia? E i veri patrioti i briganti? Il Regno delle due Sicilie esisteva, in modo assolutamente legittimo, da secoli. Napoli era la terza capitale d’Europa. Napoli aveva istituito la prima cattedra di economia in Europa. La prima linea ferroviaria: Napoli-Portici. Poi arrivarono i Savoia. La resistenza durò dieci anni. Qualcuno pensa che sia attiva ancora oggi. Dopo l’occupazione piemontese i capitali si trasferirono al Nord e, grazie alla tassa sul macinato, i meridionali nelle Americhe. Il Sud non fu liberato, ma consegnato al sottosviluppo. La Questione Meridionale deriva da un esproprio. Tutto è stato oggetto di revisionismo in Italia tranne il Risorgimento. Garibaldi è l’eroe dei due mondi e Francesco II un miserabile. Le piazze nel Meridione sono intitolate agli occupanti e allo stesso tempo si dice ancora ‘cattivo come un piemontese’. Nulla contro i piemontesi, molto contro la feroce repressione del generale Cialdini. Alla guida di un esercito di più di 100.000 uomini. Un po’ come la guerra di liberazione in Iraq. Molto contro paesi incendiati e massacri. Contro deportazioni. E decine di migliaia di morti. A scuola il Borbone è il cattivo e il Savoia il buono. Stato borbonico è sinonimo di degrado delle istituzioni. Brigante di protomafioso. Forse vanno cambiati i testi di scuola oltre al significato delle parole. Rivalutati i patrioti che persero la vita contro l’esercito piemontese. Forse dobbiamo raccontarci un’altra storia. In cui il Risorgimento è stato in parte, in gran parte, espansionismo di una dinastia. Che ci ha lasciato in eredità l’emigrazione di milioni di persone che fuggivano dalla fame, due guerre mondiali, il fascismo. E uno stato savoiardo. Quello che ci ostiniamo a chiamare borbonico. Lo so, dopo il populismo, sto scivolando nel revisionismo. look seals

venerdì, novembre 24, 2006

Per un giorno, non mettete mano al portafoglio. Niente spesa, niente regali, niente shopping selvaggio. È la provocatoria proposta della Giornata del non acquisto per ritagliarsi un «giorno di libertà dal consumismo compulsivo». Un´iniziativa che sabato 25 novembre si svolgerà in contemporanea in trenta paesi del mondo, dalla Francia al Giappone, dalla Norvegia agli Stati Uniti. Ad organizzarla, come recita il sito Adbusters, promotore della giornata, è un network globale che vuole «evidenziare le strutture del potere e valori socialmente, ecologicamente e culturalmente negativi che si annidano nel mondo della comunicazione e in particolare nei messaggi pubblicitari delle grandi corporations globali». Insomma, usare lo strumento del "consumo critico" per far sentire la propria voce. Il Buy Nothing Day si è celebrato per la prima volta in Canada nel 1992 per «commemora le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo deboli di fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della popolazione del mondo». Insomma, un invito a «demarkettizzare» la nostra vita. E a ripensare un modello di sviluppo più sostenibile e più responsabile. Niente contro i commercianti, dunque, ma semplicemente un´occasione per riflettere sul significato delle nostre azioni quotidiane, o meglio, dei nostri voti quotidiani per parafrasare le parole del missionario comboniano Alex Zanotelli: «Votate ogni volta che fate la spesa, ogni volta che schiacciate il telecomando, ogni volta che andate in banca, sono voti che date al sistema». Per chi fosse affetto da shopping compulsivo e sabato dovesse avvertire qualche disturbo dovuto al non acquisto, la campagna ha messo a punto il Decrescil, un "medicinale" che fornisce suggerimenti e consigli per i consumatori dipendenti. E in vista del Natale, anche una cartolina che arriva da lontano e invita a moderare lo striscio delle carte di credito. E mi raccomando, non dimenticate lo scontrino. look seals

lunedì, novembre 20, 2006

credo che questa foto non ha bisogno di commenti!

sabato, novembre 18, 2006

SE NE VA UN ALTRA ICONA...

LINO Banfi, nei panni del padre di una ragazza lesbica che si sposa con la sua compagna, non è tollerabile. Perché la fiction verrà trasmessa sulla Rai in prima serata, perché la vedranno i bambini che, dio solo sa, cosa potranno pensare. "Noi questo non lo possiamo permettere...Per questo propongo di tempestare la Rai con emails di protesta, chiedendo lo spostamento in seconda serata (quantomeno!) della fiction...". E' questo, in sostanza, il senso della protesta che sta motando nei siti internet di area cattolica. La polemica riguarda, appunto, il telefilm prodotto dalla tv pubblica, protagonista il "nonno Libero" nazionale, alias Lino Banfi, la cui messa in onda è prevista per lunedì 20 novembre su RaiUno. La trama è semplice: Riccardo (Banfi) è un agricoltore del sud di sani principi che va a trovare la figlia in Spagna e scopre che la ragazza è lesbica. Non solo: è sposata con la sua compagna. Dopo varie peripezie e diffidenze l'uomo accoglierà di buon grado l'omosessualità della ragazza, facendo prevalere l'affetto sul pregiudizio. Ce n'è abbastanza per far scattare la censura da parte dei cattolici che non apprezzano l'apertura della Rai al mondo gay. Soprattutto se il programma coinvolge un attore popolare e familiare come Banfi. Soprattutto se in prima serata, quindi in fascia protetta. La campagna contro la fiction si combatte a suon di email e di blog. Le prime chiedono ai destinatari di unirsi alla crociata per far slittare la programmazione o, addirittura, per annullarla. Perché già nonno Libero aveva esagerato inneggiando - nella fiction "Un medico in famiglia" - "alle famiglie 'aperte e allegre', dove regna l'allegria, la mancanza della mamma è surrogata da nonni e tate premurose, dove il padre si sposa la zia e insieme spariscono per lunghi mesi, lasciando la famiglia nelle mani di questo instancabile nonno, che denigra la scuola libera, inneggia al sindacato come risolutore di tutti i mali e si sposa la consuocera borghese per redimerla". Il limite, secondo il sito Culturacattolica.it, sarebbe già stato abbondantemente superato, se non fosse che Banfi adesso obbliga i pubblico ad accogliere con simpatia il matrimonio tra due lesbiche. Prosegue il sito: "Nonno Libero, si lancia in un'altra operazione di 'marketing culturale', con la prossima fiction in onda su Rai Uno, il 20 novembre, in prima serata, dal titolo "Il padre delle spose". Perché, si legge ancora: "Una cosa è accogliere la figlia lesbica e un'altra è dire che il matrimonio tra due omosessuali e due eterosessuali è la medesima cosa. Io voglio protestare, perché questo continuo far passare in televisione l'idea, che tutte le unioni possono essere equiparate, è una forzatura innaturale. Non sospenderanno certo la fiction per le nostre proteste, ma far sentire la nostra voce, chiedere lo spostamento in seconda serata e magari disdire il canone Rai potrebbe essere utile". L'anatema è assicurato. Ma restare a guardare passivamente non basta. Bisogna scrivere alla Rai, protestare, farsi sentire. Ecco quindi che i difensori della morale cattolica chiedono di inviare messaggi alla Rai in cui si invita a far slittare il programma o a depennarlo. La crociata ovviamente ha immediatamente scatenato le contromosse dei laici della Rete innescando una vera e propria rincorsa al messaggio alla Rai.

giovedì, novembre 16, 2006

maledetto mcdonal's sfruttatore per colpa tua io devo rinunciare alla vacanza a parigi| maledetti tutti, maledetto bastardo tu e chi ti ha detto e tutta la tua razza!| ma di piu maledetti i bambini che obbligano i propri genitori a mangiare uno schifoso happy meal, bravi genitori comprate tumori ai vostri figli!

martedì, novembre 14, 2006

POTREI DARMI FUOCO DALLA FELICITA' DOPO QUESTA NOTIZIA....!!!!! AVETE UN PO' DI BENZINA PER CASO...? Raddoppia la dose di cannabis per uso personale: dai 500 milligrammi (pari a 15-20 spinelli) consentiti dalla legge Fini-Giovanardi, entrata in vigore fra le polemiche lo scorso maggio, si è passati ai 1000 milligrammi (pari quindi a 30/40 spinelli) quantità al di sotto dei quali, il possessore non incorrerà in sanzioni penali ma solo amministrative. Un decreto del ministro della salute, Livia Turco, d'intesa con i colleghi della giustizia e della solidarietà sociale, ha infatti rivisto la tabella per la cannabis, raddoppiandone la dose lecita. «I veri criminali, non sono le persone che usano gli spinelli ma i trafficanti e gli spacciatori - spiega la Turco - L'elevazione del quantitativo massimo per uso personale della cannabis è stata adottata in attesa del provvedimento di riforma della legge Fini-Giovanardi, che resta nostro obiettivo modificare profondamente, come previsto dal programma di Governo». «Ho ritenuto di intervenire - spiega ancora il ministro - per far sì che migliaia di giovani non debbano varcare le soglie del carcere o essere vittime di un procedimento penale per aver fumato uno spinello, come sta purtroppo avvenendo ora, a seguito della legge del centrodestra». L'opposizione ovviamente insorge e grida allo scandalo. Commenti positivi invece dal Cnca (Coordinamento nazionale comunità accoglienza) secondo cui a decisione odierna «è il primo passo per una modifica della legge, è benvenuto». Sulla stessa linea Alfio Lucchini, presidente della Federazione italiana degli Operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze, che plaude all'iniziativa: «Finalmente, una scelta assolutamente positiva». LOOK SEALS

domenica, novembre 12, 2006

C'è da riconoscere che il Guardasigilli è stato bravo a tenere in vita un barbecue che non ne voleva proprio sapere di lasciarci mangiare in santa pace... Meno male che esistono il vicePresidente e il Tesoriere che sono rinomati ricercatori di legnetti con i quali hanno dato vigore al fuoco del Guardasigilli... peccato che mancava il Presidente....sarà per la prox....Bellaaaaaaaaaa.............

sabato, novembre 11, 2006

Ahhh VicePreside, questo breve articolo vuole essere solo uno GGGIOCOOOOO per dirla alla Miele (mi raccomando non te fa rode il culo)... Questo è il dilemma che da giorni affliggge il nostro caro VicePresidente...Bobby si o Bobby no? Sinceramente, da amico, fratello e da amante (dai lo sanno tutti che io e te abbiamo una tresaca da sempre......ahahahahahaha.....pensa se lo leggesse la donna tua che terzo grado che te farebbe......ahahahahahahah......ovviamente skerzo), ti consiglierei di lasciar stare quella benedetta monetina (magari utilizzale per comprarti un paio di caramelle dalla Gubbioli), perchè secondo me non ti darebbe molta soddisfazione... Pensa solo che ti abbasseresti al livello, di chi tempo fà ha usato quella stessa monetina facendoti incazzare come con cane bastonato (solo il resto dei membri del Fight lo sanno per quanto tempo hanno dovuto sorbirsi questa storia, ed insieme a te incazzarsi a morte....ma si, sti cazzi)...per questo io dico; ti piacerebbe davvero essere simile a chi ha compiuto questo ignobile gesto? Io non credo proprio... Qundi ti consiglio vivamente di prendere la tua decisione (su ki invitare o meno alla tua festa) in modo sereno e specie senza ipocrisie...solo questo ti renderà onore...tralasciando appunto la monetina... Lunga vita al Fight...con te sempre ed ovunque. il vostro Tesoriere..... che come al solito vi ricorda che stamo scannati...

venerdì, novembre 10, 2006

Mebri del Fight, vi si comunica che la serratura della porta principale della nostra sede del Fight è stata cambiata, non senza qualche problema, quindi d'ora in avanti saremo + sicuri... L'impresa è stata ardua...perchè, mi chiederete! Beh c'è da dire Che il VicePresidente e il Tesoriere/Cavaliere non è che siano così esperti di bricolage, specie il secondo il quale forzando la nuova serratura oltre che a rompere il muro ha fatto anche in modo di chiudersi fuori... Che ridere... Immaginete membri, quello che il Tesoriere ha dovuto fare...(vi si ricorda che il Tesoriere era in uno stato a dir poco di panico totale), scavalcare le mura ed entrare nella sezione dal tetto...tutto questo mentre, e c'è da rendergli onore, il VicePresidente dall'alto della sua Carica, inneggiava alla calma... Insomma con ripetuti sforzi, imprecazioni e quant'altro, siamo riuscito a scassinare la porta, la quale ora funziona a meraviglia... Certo che ogni azione del Fight è sofferta ehh...ma che cazzo ce ne importa se alla fine otteniamo sempre risultati... FORZA FIGHT CLUB, SEMPRE ED OVUNQUE. il vostro TESORIERE, che ricorda che non tenemo na lira...Amen

giovedì, novembre 09, 2006

adesso abbiamo raggiunto l'apice.... "Dobbiamo rendere ai nostri eroi italiani l’onore che meritano, anche per trasmettere alle nuove generazioni la memoria del coraggio, dell’abnegazione e del sacrificio in nome di beni superiori come la liberta’ e la democrazia, che troppo spesso si danno per scontati e non vengono percepiti come ideali da difendere e da conquistare ogni giorno". Lo ha dichiarato Isabella Bertolini di Forza Italia presentando il progetto di legge, sottoscritto da altri deputati di Forza Italia, inteso a istituire il "Giorno del ricordo in memoria delle vittime di Nassiriya", da celebrare il 12 novembre di ogni anno, nella ricorrenza del tragico attacco terroristico islamico che colpi’ la base italiana di Nassiriya il 12 novembre 2003, causando 19 morti tra carabinieri, militari e civili. e la giornata per: Falcone? Borsellino? operai in nero morti sul lavoro? preti uccisi dalla mafia? pompieri morti salvando persone? medici che lottano tutti i giorni per salvare vite umane? medici senza frontiere? emergency? volontari che operano nel silenzio e nella merda SENZA ESSERE PROFUMATAMENTE PAGATI DALLO STATO? i volontari dell'alluvione di Firenze? ... ... ... ... ... ... ... continua... Rivolgendosi ai senatori in Aula "il vice ministro Intini ha parlato come un portavoce di Hamas. Ha attaccato Israele su tutti i fronti, dando per scontato che nell’area le uniche minacce a pace e sicurezza vengano dallo stato ebraico, sia nei territori sia verso il Libano". Questo il commento del Senatore di Forza Italia Lucio Malan, Segretario di presidenza del Senato, alle comunicazioni del viceministro agli esteri Ugo Intini in aula Senato sulla situazione nei Territori palestinesi. "Hezbollah, Hamas e Iran sono stati menzionati, invece, dal viceministro, con ogni riguardo. Per Intini, evidentemente, - ha rilevato Malan - va bene che, dopo i fatti di Beit Hanun, al rincrescimento espresso da Israele il portavoce di Hamas Ghazi Hamad abbia risposto affermando che lo stato ebraico ’non e’ un paese di esseri umani’ e che ’va cancellato dalla faccia della terra’, in linea con il presidente iraniano Ahmadinejad. E’ una vergogna per l’Italia che Intini abbia modo di dire queste cose a nome del Governo". but take a look È stata un «errore tecnico» la strage a Beit Hanun, nella striscia di Gaza. Questa la paradossale spiegazione del premier israeliano Ehud Olmert della salva d´artiglieria dell´esercito israeliano che ha massacrato 18 palestinesi, tutti appartenenti a un unico nucleo familiare. Olmert, in un intervento trasmesso dalla radio statale, si è espresso così: «È stato un errore tecnico dell'artiglieria israeliana». Colpire palestinesi innocenti, ha aggiunto, «non è nostra politica», ma ha aggiunto che in futuro ci potranno essere altre tragedie perché continueranno le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza per fermare il lancio di razzi Qassam verso Israele... Israele fa ricorso ad armi «nuove o inconsuete» nella Striscia di Gaza, probabilmente con frammenti di carbonio e polvere di tungsteno. Le conferme arrivano da più parti, nonostante le smentite da parte di Gerusalemme. A denunciarlo è stata Karen Koning Abu Zayd, commissario generale dell'Unrwa, l'organismo delle nazioni Unite per l'assistenza ai palestinesi. In un'intervista all'agenzia missionaria cattolica Misna, Abu Zayd dice: «Pensiamo che armi nuove o inconsuete ("unusual" nel testo in inglese) siano usate nella Striscia di Gaza, visto l'aumento di conseguenze come amputazioni» o «ferite che sono abbastanza differenti da qualsiasi cosa vista in precedenza». La testimonianza rafforza ancor di più l´inchiesta condotta dall´emittente Rainews24 ed è supportata da ulteriori conferme raccolte anche dalla Misna in modo diretto lascio alla libeera interpretazione.... loook seals

http://cartavetrata2006.blogspot.com/ andateci... look seals

mercoledì, novembre 08, 2006

In Italia, se togliamo le seguenti categorie: - bambini - pensionati - dipendenti pubblici - sindacalisti - evasori - politici - falsi invalidi - disoccupati - criminalità organizzata - carcerati ciò che rimane sono due milioni di persone che producono per tutti. Persone che vengono vessate dai dipendenti pubblici, rapinate dalla criminalità organizzata, prese per il c..o dai politici, sbeffeggiate dai carcerati indultati, derise dagli evasori, compatite dai falsi invalidi, segnate a dito dai sindacalisti. Persone che versano i contributi per i pensionati e il sussidio di disoccupazione ai disoccupati. Due milioni di persone che tutto il pianeta ci invidia. Un miracolo economico. Ognuna mantiene un nucleo familiare di una trentina di unità. Ma è una razza da soma che si sta pian piano estinguendo. Gli italiani presto dovranno mantenersi da soli. Due milioni di persone sostengono, con le loro tasse, intere regioni italiane e classi sociali. Se qualcuno di questi due milioni è in ascolto, avrei una proposta. Contiamoci, firmiamo una richiesta di asilo all’Australia. Due milioni di lavoratori che producono l’intero Pil italiano sono una ricchezza non trascurabile. Un patrimonio dell’umanità. Ci basterebbe un pezzetto del Queensland o del Victoria. Una nuova vita senza parassiti. I circa 56 milioni di italiani rimanenti potrebbero farsi adottare dalla Fao. Ne avrebbero certamente bisogno. look seals

lunedì, novembre 06, 2006

ho voglia si sfogarmi oggi sarà che mi sono alzatoa lle sei e mezza stamattina ma mi andava di dire quattro cose al mondo... cazzo cazzo cazzo... cerchero di isolarmi e dare un commento che possa essere il più oggettivo possibile mi rendo davvero conto di come la classe politica sia un cane che si morde la coda... perchè? beh in prima istanza abbiamo una marea di politici a destra e sinistra che si rinfacciano le cose a vicenda quando tutti fanno e NON FANNO le stesse cose signori miei ma perche' non vi alzate da quelle merde di poltrone e venite nelle fabbriche nelle scuole nelle vie a vedere come sta la gente? non mi rompete i coglioni con chi si è abbassato lo stipendio del 10% chi del 30%... ma le auto blu? i rimborsi con le nostre tasse? perche' anche voi non prendete 2500 euro al mese? una volta si diceva che il politico era un cittadino prestato al servizio degli altri,oggi vediamo le stesse facce da 50 anni sempre sulle stesse sedie e soprattutto con la porcata dell'ultima legge elettorale neanche si è potuto scegliere il proprio candidato... mah...!!! Fassino ti prego stai zitto sembri un bracco che si morde la coda.. dove sono le riforme...? i conti sempre sti cazzo de conti e la demagogia politica del governo precedente...! che ognuno si prenda le proprie responsabilità anzi io la finanziaria la farei riscrevere ad ogni vecchio governo che esce per l'anno dopo... vediamo chi si lamenta poi... ma in generale...!!! oggi poi sul sito di go italy mi sono venuti i brividi e da bravo cittadino onesto ( qualche canna me la perdonerà il vaticano o marcirò all'inferno con i comunisti..? ) mi è venuto un po' di schifo.... CICCHITTO: NO A PENA DI MORTE PRINCIPIO CHE VALE ANCHE PER PASSATO, COMPRESO MUSSOLINI allora siamo d'accordo che la pena di morte è una merda e di certo io col cazzo che l'avrei ammazzato mussolini, piuttosto fatto marcire in gabbia... CHE CAZZO DI BISOGNO C'ERA DI TIRARE FUORI MUSSOLINI, CICCHITTO RISPONDIMI BRUTTA MERDA CHE CAZZO C'ENTRA MUSSOLINI...? NON MI DICESSERO STRONZATE CHE ANCHE LUI COME SADDAM HUSSEIN ERA UN DITTATORE.LO ERA MA PORCA TROIA CHE CAZZO C'ENTRA TIRARLO FUORI DALLA TOMBA? PEGGIO DEL IL GIORNALE DI IERI CHE ANCORA PARLA DI STALIN PORCA TROIA DOPO 60 ANNI CHE E' MORTO. MA VI RENDETE CONTO ZIO PRESEPE??????!!!!! NEANCHE COSSUTTA CHE E' PIù STALINISTA DELLA PUTTANA DE SU MADRE PARLA DE STALIN.... SECONDO... BALDINI: CON RIOTTA SIAMO A INFORMAZIONE DI REGIME A ME MI VIENE DA VOMITARE DOPO UNA FRASE DEL GENERE DIO C... MA ALMENO STARSI ZITTI DOPO 5 ANNI DI REGIME MEDIATICO CAZZO...? DESTRA O SINISTRA CHE UNO LA PENSI BASTA APRIRE UN SECONDO GLI OCCHI E GUARDARE I TG E LE TRASMISSIONI DELGI ULTIMI 5 ANNI E VEDERE UN PO COME STANNO LE COSE.... TERZO: MA PORCO IL VATICANO CON TUTTO IL VESCOVATO...! MO CHE C'ENTRAVA IL PADRE DEL CARABINIERE DI NASSIRYA.????????? PERCHE' CAZZO DEVE PRENDE LE BOTTE DA 4 CEREBROLESI PORCO .... SE IL FIGLIO HA FATTO IL CARABINIERE MA SARANNO STATI CAZZI SUOI... E METTIAMOCELO ANCHE IL CARICO DA 1000 SU UN PADRE A CUI E' MORTO IL FIGLIO... GENTE dI SINISTRA? BEH NON CREDO PROPRIO E' UN PURO OSSIMORO DIRE CIO'... DIREI 4 DEFICIENTI DA METTE AL GABBIO E BUTTA LA CHIAVE... LA MAFIA, LA CAMORRA, LA GENTE CHE TI PRENDE PER IL CULO E CHE NON FA UN CAZZO, GLI AVVOCATI EVASORI CHE SI SVEGLIANO LA MATTINA ALLE UNDICI DOPO MAGARI UNA BELLA BOTTA DI COCA E DICHIARANO 15000 EURO L'ANNO CON GLI OPERAI CHE DICHIARONO TUTTE LE TASSE E SI ALZANO SE VA BENE ALLE SEI E MEZZA DI MATTINA PER D... MI FA SCHIFO, MI FA SCHIFO E DOPO CHE SENTI GALLIANI CHE SI LAMENTA DEGLI ARBITRI E MOGGI CEH FA RICORSO AL TAR NON SAI SE METTERTI A PIANGERE O LASCIARE UN BEL D.. C... SUL BLOG PACE FRATELLI LOOK SEALS

giovedì, novembre 02, 2006

Microsoft: via dalla Cina, troppa censura Svolta del colosso informatico americano. Un funzionario: troppi vincoli alla libertà di informare, potremmo decidere di andarcene STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO Computer che utilizzano il sistema operativo di Microsoft (Ap) ATENE (Grecia) - Le società di informatica e quelle che muovono Internet sono da sempre nel mirino, accusate di chiudere gli occhi di fronte al mancato rispetto dei diritti umani in Cina pur di non scontrarsi con le autorità locali e rischiare di essere allontanate dal ricco e crescente mercato asiatico. Ma ora qualcosa sembra che stia per cambiare e a produrre l'inversione di tendenza potrebbe essere la Microsoft di Bill Gates, la prima società tecnologica di rilievo mondiale pronta a ribellarsi alle censure imposte dal regime cinese al libero flusso delle informazion su Internet. IL DIETROFRONT - Un funzionario del colosso di Redmont, Fred Timpson, nel corso del Forum mondiale sul governo di Internet, in corso ad Atene, ha infatti riconosciuto che in Cina «le cose stanno andando male». Secondo Tipson, i problemi creati dalla natura repressiva del governo cinese potrebbero «costringere» il colosso americano a «riconsiderare» il suo business non solo in Cina ma in tutti gli altri paesi non democratici. «Dobbiamo decidere - ha spiegato Tipson secondo quanto riporta il sito on-line della Bbc - se la persecuzione dei bloggers» da parte delle autorità di quei paesi ha raggiunto un punto «inaccettabile e incompatibile». VINCOLI E CENSURA - Le più grandi società tecnologiche americane - come Google, Yahoo!, Microsoft e Cisco system - sono presenti in Cina sebbene debbano sottostare a «censure» e «controlli preventivi» da parte delle autorità di Pechino che mal digeriscono che su Internet possano liberamente circolare notizie e informazioni considerate «sensibili» dal governo: per questo, ad esempio, i due motori di ricerca più famosi del mondo (Google e Yahoo, appunto) hanno accettato di auto-censurarsi cedendo a pressioni delle autorità che non vogliono siano accessibili informazioni su temi «caldi» come le aspirazioni indipendentiste del Tibet, i rapporti con Taiwan o le lotte democratiche in generale. Per non parlare di ricerche storiche sul massacro di Piazza Tienanmen e simili. ARGOMENTI PROIBITI - Microsoft aveva a sua volta ammesso, non più tardi del gennaio di quest'anno, di aver bloccato di sua iniziativa il blog «scomodo» del dissidente cinese Zhao Jing, troppo critico verso il governo di Pechino. Cisco, dal canto suo, è stata ripetutamente accusata di aver fornito alla Cina i sistemi tecnologici per filtrare il web, quando non erano le stesse società a denunciare le «teste calde» alle autorità di Pechino: è il caso, quest'ultimo, dell'ufficio di Hong Kong di Yahoo! che ha fornito l'anno scorso alla polizia cinese l'indirizzo del giornalista Shi Tao, «reo» di aver diffuso sulla rete una circolare governativa con la quale si vietava ai giornalisti di parlare dell'anniversario del massacro di Tienanmen del 1989. Ad aprile del 2005, Shi Tao è stato condannato a dieci anni di carcere per aver «divulgato segreti di Stato». LA GRADUATORIA DI RSF - La Cina, del resto, si trova al 163esimo posto nella graduatoria per la libertà di stampa redatta ogni anno da Reporters sans frontieres, l'organizzazione parigina per la libertà di informazione, che vede al primo posto la FInlandia.. In posizione peggiore risultano solo Myanmar, Cuba, Eritrea, Turkmenistan e Corea del Nord. E proprio Rsf ha spesso preso posizione contro il controllo del flusso e dei contenuti delle informazioni praticato da Pechino. IL «MALE MINORE» - Microsoft e gli altri colossi tecnologici si erano sempre difesi sostenendo la teoria del male minore, ovvero il fatto che Internet, nonostante i filtri imposti dal regime, sia comunque una valida fonte di raccolta di informazioni per la popolazione, che malgrado le limitazioni può accedere a contenuti che esulano dalle veline dei media controllati da Pechino, le sole che circolano attraverso giornali, radio e tv. Si calcola infatti che siano almeno 120 milioni i cinesi che possono accedere a internet e che quindi possono leggere e informarsi. Ma proprio Microsoft ha deciso di impegnarsi a fare qualcosa di più per dare seguito alle proteste di ong e associazioni come Amnesty International. E per la prima volta si è detta pronta a fare il fatidico passo indietro. Resta ora da vedere se ai buoni propositi seguiranno i fatti e, soprattutto, quali saranno le mosse degli altri operatori del settore. PS ERA ora... look seals

domenica, ottobre 22, 2006

vice preside chi so sti due? ti ricordi la nostra sigaretta a roma? ma sta sera uscimo vero!

sabato, ottobre 21, 2006

il Fight Club è i Fantomas ieri hanno unito le loro energie per dare sfogo alla paura più recondita dei napoletani, uno scherzo degno di Wanna Marchi e mago Omar, ma la missione non ha trovato la risposta adeguata... Le altre missioni sono state abortite per colpa di una macchina blu con le striscie bianche, per fortuna abbiamo il Guardasigilli che ieri è diventato l'alto Garante del Fight Club.

venerdì, ottobre 20, 2006

E' IL VOSTRO TESORIERE CHE VI PARLA...E VI LANCIA UN'ALLARME, STAMO SENZA SOLDI REGA', manco pe il drum. AGGIUNGO...CHI SI FERMA E' PERDUTO...MI RIFERISCO ALLE NOSTRE MISSIONI...ATTENZIONE GENTE, I MEMBRI DEL FIGHT CLUB STANNO TORNANDO ALLE OPERATIVITA' NOTTURNE...TREMATE GENTE, TREMATE...OCCHIO ZAMMAMMERI CE NE SARA' ANKE PER VOI...BASTARDIIIIIIIIIIII.

lunedì, ottobre 16, 2006

http://www.iostoconoriana.it/site/news.php andate su questo sito

venerdì, ottobre 13, 2006

GRAZIE PINO ZANZARIERA CHE CI HAI RISOLTO LA SERATA IERI SERA!

mercoledì, ottobre 11, 2006

Indagine Istat sulle famiglie Italiani restano "mammoni" ROMA - Il 51,8 % delle persone che hanno la madre, vivono con lei, il 55,1 delle persone con padre, convivono con lui. Secondo la ricerca Istat "famiglia e soggetti sociali", gli italiani si confermano inguaribili "mammoni". La percentuale di coloro che abitano con i genitori è elevata anche tra le persone tra i 25 e i 34 anni ( poco più del 47% convive con la madre, il 45% col padre). Sul campione totale, risulta che poco più del 75% della popolazione italiana al di sotto dei 70 anni ha ancora la madre, mentre il 61,4% ha ancora il genitore maschio. Interessante anche l'analisi del legame che, le famiglie appena formatesi, mantengono con il nucleo di origine. L'italiano più attaccato alla famiglia d'origine vive soprattutto nei piccoli comuni (in quelli fino a 2000 abitanti più del 47% degli individui hanno contatti quotidiani con i genitori, rispetto a circa il 20% degli individui delle aree metropolitane). Tra le donne più del 38% incontra tutti i giorni la madre, mentre gli uomini sono circa il 34%.

martedì, ottobre 10, 2006

Presentato un rapporto Censis sulle donne, ampio capitolo sulla sessualità Due su dieci, nel nostro Paese, sono sole nell'intimità Sesso, le italiane lo fanno poco e non sempre sono soddisfatte Sesso, le italiane lo fanno poco
e non sempre sono soddisfatte
ROMA - Italians do it better, ma con poche e selezionate partner, evidentemente. Perché ben un quinto delle donne italiane non ha una vita sessuale. Lo rivela un rapporto realizzato dal Censis per la Fondazione Schering sulla nuova identità femminile, presentato a Roma. Ne emerge, appunto, che due italiane su dieci restano sole sotto le lenzuola. Quelle che lo fanno, tuutavia, non sembrano affatto deluse: il 53,3% dei soggetti intervistati definisce la propria vita sessuale "ottima", il 39,7% buona, il 18,8% discreta. Solo il 7,9% delle italiane assegna un "mediocre", se non addirittura un "pessimo" ai momenti di intimità. Ma il documento spiega anche che le donne italiane si sentono più libere delle loro madri - anche sessualmente - e la maggioranza aspira di più a realizzarsi sul lavoro. Cambiano gli stili di vita ma si registra una sostanziale continuità nella condivisione dei valori. E' proprio sugli stili di vita che vengono percepite le differenze più significative: dal tempo libero (72,8%) alla vitalità culturale (70,3%), fino alla spensieratezza (64,9%) e alla qualità della vita in generale (66,4%), le donne italiane sentono di aver conquistato notevoli possibilità in più rispetto alla generazione precedente. La rinuncia al sesso, stando a quanto emerge dal rapporto, dipende soprattutto dall'assenza di une relazione stabile. In questo senso, si tratta soprattutto del 97% delle anziane sole e del 67,1% delle single. E queste ultime, in particolare, a dispetto di uno stereotipo ampiamente diffuso, non cedono volentieri ai rapporti occasionali. Quanto alle donne sessualmente attive - solo il 34,3% delle single - la maggioranza delle intervistate dichiara di aver avuto, negli ultimi 12 mesi, un unico partner. E confessa, però, di "divertirsi poco" sotto alle lenzuola. Infine, sul totale delle donne che rivelano di avere una vita sessuale ottima o buona, solo il 13,4% è single. Un'insoddisfazione che pesa, visto che nelle donne italiane l'interesse per la sessualità si mantiene ben vivo durante tutto l'arco dell'esistenza. Il 60% delle persone coinvolte nell'indagine si dice convinto che la sessualità non abbia età e che sia una componente di vita irrinunciabile. Tra quante pensano che il sesso non vada in pensione col passare degli anni, spiccano le anziane sole (63,6%), che rivendicano la propria sessualità come elemento vivo, che non si esaurisce con il raggiungimento della terza età. Ma quali sono i luoghi ideali dove incontrare un partener? Il rapporto del Censis si occupa anche di questo. Le feste, e le occasioni di ritrovo in casa di amici, restano le più gettonate (50,4%), ma buon gioco hanno anche le uscite serali in gruppo (38,8%). Più difficile che la scintilla scocchi sul luogo di lavoro o nei dintorni dell'abitazione (rispettivamente 12,4% e 18,6%). Scarsa fiducia, infine, negli appuntamenti combinati dagli amici (4,7%), nei viaggi per single (2,3%), nelle serate a tema (3,1%) in discoteche, ristoranti o locali (i cosiddetti speed dinner, dinner dating, ecc.), e negli incontri organizzati dalle agenzie matrimoniali (0,8%).

Arrestato l'estremista nero Ciavardini per una rapina a mano armata Aveva partecipato al raduno di Forza Nuova sul lago di Bolsena Arrestato l'estremista nero Ciavardini
per una rapina a mano armata
Luigi Ciavardini in una foto del 1980 ROMA - Torna in carcere Luigi Ciavardini, estremista di destra, condannato a 30 anni per la strage alla stazione di Bologna. E' accusato di rapina a mano armata: nel settembre di un anno fa partecipò al colpo alla filiale romana dell'Unicredit nel quartiere Balduina, durante il quale aggredì e disarmò la guardia giurata per poi scappare con 15 mila euro. Ad incastrarlo è stata l'impronta digitale rilevata sulla busta di plastica che usò per nascondere la pistola e poi, incautamente, abbandonò sul pavimento della banca. Non è escluso che la rapina fosse servita per finanziare un'eventuale latitanza. Libero in attesa della Cassazione. La Corte d'appello di Bologna lo ha già condannato per la strage di 26 anni fa, ma in attesa della pronuncia della Cassazione, il terrorista era libero. L'anno scorso, secondo l'accusa, ha rapinato insieme a due complici l'Unicredit in via Duccio Galimberti. Quella mattina due giornalisti che per caso passavano davanti alla banca, assistettero all'aggressione alla guardia giurata e tentarono di chiamare con il cellulare il 113. Ma i rapinatori li notarono e gli strapparono i telefonini dalle mani. Partecipò al raduno di Forza Nuova. Ciavardini, 44 anni, ex membro dei Nar, Nuclei armati rivoluzionari, due settimane fa aveva partecipato alla tre giorni di Forza Nuova sul lago di Bolsena. Ieri pomeriggio gli agenti della squadra mobile e della Digos di Roma lo hanno bloccato vicino a piazza Fiume, nella zona dove lavorava in un'agenzia di servizi. Si è consegnato alla polizia senza fare resistenza. Dal carcere di Regina Coeli, Ciavardini si proclama innocente. Ma le indagini proseguono alla ricerca dei due complici. Altri due omicidi nella sua "carriera". Nella vicenda criminale di Luigi Ciavardini compaiono anche l'omicidio dell'appuntato di pubblica sicurezza Francesco Evangelista, detto 'Serpico', il 28 maggio 1980, e l'omicidio del sostituto procuratore Mario Amato, avvenuto a Roma il 23 giugno 1980. (10 ottobre 2006)

lunedì, ottobre 09, 2006

Una coppia è nello Zoo e passano davanti alla gabbia > di un gorilla > maschio. > > "Ignazio", dice la donna, "Sapevi che i gorilla sono > gli animali più > simili all'essere umano in relazione al loro > comportamento?" > > "Guarda, adesso gli mostro una tetta",approfittando > che non > c'è tanta gente, "e di sicuro che si ecciterà come > un uomo....." > > Maria gli mostra una tetta e il gorilla inizia in > effetti ad > eccitarsi e a muovere le sbarre della gabbia. > > "Vedi!" dice la donna,"Adesso mi rendo conto del > perché sei > così, gli uomini non riescono a controllare i propri > istinti, proprio come i gorilla". > > Ignazio gli dice "adesso mostragli tutte e due le > tette, > vediamo cosa succede". > > La donna gli mostra le due tette e il gorilla si > eccita > ancora di più e diventa disperato per uscire. > > Ignazio aggiunge "Incredibile come reagisce il > gorilla, adesso > tira su la gonna e mostragli il sedere". > > La donna tira su la gonna e gli mostra il sedere. > > A questo punto il gorilla completamente pazzo rompe > le > sbarre della gabbia, prende la donna,ed inizia prima > ad > annusarla poi a palparla e poi...... > > "Ignazio!! Cosa faccio!? Aiuto!!" > > E Ignazio le dice "Adesso spiegagli a questo cazzo > di gorilla . . . . . > > ............ Che siete solo amici > > ............ Che non hai voglia > > ............ Che ti fa male la testa > > ............ Che sei stanca > > ............ Che ti fa male la gola > > ............ Che oggi hai lavorato taaaaaaaaannnto. > > ............ Che così presto no > > ............ Che è un po' tardi > > ............ Che ti capisca come donna > > ............ Che sei depressa > > ............ Che sei in uno di quei giorni difficili > > ............ Che hai avuto una settimana difficile > > ............ Che ti abbracci solo > > ............ Che sei un po' tesa > > ............ Che domani devi alzarti presto > > ............ Che oggi ti sei alzata troppo presto > > ............ Che hai camminato come una pazza e hai > i piedi a pezzi > > ............ Che oggi ti senti di dare e ricevere > solo coccole > > ............ Che sei un po' tesa e vorresti solo un > po' di massaggi e relax > > ............ Che vorresti guardare quel film > > ............ Che oggi sei andata dal parrucchiere e > non ti puoi muovere. > > Vediamo se capisce . . . . . . . . . . . . . . . . .

E' vero, i tedeschi hanno ragione, siamo dei PARASSITI. E' hanno ragione anche i cugini francesi, siamo MAFIOSI. Siamo Italiani, nel bene e nel male. Però, quanto meno non abbiamo nomi da froci come TIERRI', FRANSUA', ANTUAN. Non abbiamo impronunciabili nomi da nazista come LOTAR, GUNDAM, CRASFGRANDAR. Non abbiamo baffi biondi da tamarro e non portiamo il pane sotto le ascelle mentre camminiamo perchè non è igienico. Non mettiamo i sandali con le calze perchè fanno cagare. La nostra cucina non sarà NUVELL, ma almeno le porzioni sono umane, e non da canarini. Anche noi abbiamo buon vino e buona birra, ma non scassiamo le palle al mondo sostenendo che siano i migliori. Non abbiamo i coprivolante delle macchine in peluche. Saremo anche PARASSITI, ma ogni estate non occupiamo la toscana o la riviera romagnola pretendendo di trovare Wurstel e Crauti in spiaggia o i cartelli stradali bilingue... Le nostre donne (nella maggior parte dei casi) non hanno acconciature tardo-anni ottanta o ossigenature da pornodive, e da noi la permanente è oramai fuorilegge, così come gli slip ascellari. I nostri giocatori sputano, è vero, sfottono, è vero, giocano duro, è vero. Però non tirano testate, e se lo fanno a nessuno viene in mente di premiarli come migliori giocatori di un torneo. Se uno dei nostri giocatori prende 5 giornate di squalifica per una gomitata, non gridiamo allo scandalo, anche se la televisione che lo ha ripreso non è ufficiale. Al limite uno tira una bestemmia, ed è finita lì. Non ce la tiriamo con tutto il mondo per una cazzo di torre di ferraglia rugginosa. Quando un italiano va in un altro paese, tempo sei mesi e impara la lingua. Quando un fottuto tedesco viene in Italia, e mangia in italia, e guida una Ferrari (macchina italiana) per sei anni, impara l'inglese (!). Platini, LE RUA', era sì francese, ma giocava in italia. Zidane, L'IMPERATUR, è si francese, ma è esploso in Italia. Thierry ha giocato in Italia, Vieira pure. La domanda è: c'è qualche cazzo di francese che è capace di imparare a giocare a calcio senza venire in Italia? Quando noi perdiamo ai rigori si chiama SFIGA. Quando vinciamo si chiama VENDETTA. E' ha un sapore buonissimo. Saremo anche un paese diviso, ma non eravamo noi ad avere un muro, e non abbiamo magrebini, algerini e tunisini finti-francesi che ad ogni occasione sfasciano vetrine e incendiano città. La pizza è nostra. E' buonissima e ce la invidia tutto il mondo. L'OMELETTE è solo una cazzo di frittata. Vuoi mettere un wurstel con una soppressata calabra?! Potrei andare avanti all'infinito. Le differenze socio-culturali sono moltissime. Anzi, direi che come giochino potremmo inventarne sempre di nuove aggiungendole alla lista. Ma per adesso va bene così. E' solo l'inizio. Abbiamo altri 4 anni per fare quello in cui noi italiani siamo davvero e senza ombra di dubbio gli indiscussi Campioni del Mondo: PRENDERE PER IL CULO!!!!

Geografia:

> La Francia confina Nord con il Mare del Nord e il > Belgio, a Ovest con l'Oceano Atlantico, a Sud con > il Mar Mediterraneo e la Spagna, a Est con la > Svizzera, la Germania, il Lussemburgo e con i > CAMPIONI DEL MONDO. > Per pochi chilometri non ospita nel suo territorio > la più alta cima d'Europa, il Monte Bianco, che si > trova in Italia. > > Storia: > Può vantare uno dei più grandi condottieri della > Storia, Napoleone...che era Italiano. > > Per il resto è famosa per aver bombardato un paio di > atolli. > > Francia è famosa per: > - la Gioconda...che è Italiana > - ospitare la Bellucci...che è Italiana > > E' inoltre rinomata per: > > I formaggi, secondi solo a quelli Italiani, > > Il vino, la cui produzione è seconda solo a quella > Italiana > > La moda, la quale cede il passo solo a quella > Italiana. > > Sport: > > Nel basket vanta un 3° posto all'ultimo Europeo a > distanza di 52 anni dall'ultimo podio. > Nella pallavolo vanta un paio di podi minori. > Nel ciclismo non ha più un atleta decente dai tempi > di Jalabert. > Sono molto fieri della loro Nazionale di Calcio che > è composta tra l'altro da: > -Zidane..che è algerino > -Thuram...che è delle Guadalupe > -Trezeguet...che è argentino > -Boumsong...che è camerunense > -Vieira...che è senegalese > -Makelele...che è congolese > -Malouda...che è guyanese > > Cibo: > Mangiano rane ma ultimamente stanno andando ancora > un pò più in là, ingoiando dei bei rospi > >

las Vegas

Un ragazzo va in un night a Las Vegas e qui vede una > prostituta davvero > bellissima, mozzafiato. Cosi' va da lei e le chiede > quanto vuole. > "Parto da 500 dollari per una pippa..." > E il ragazzo: "COSA??? 500 dollari?? Per una > pipa!!!! Ma non li vale! Non li > puo' valere!" > La prostituta fa: "Vedi quel ristorante laggiu'?" > E il ragazzo: "Si'..." > "E vedi quella boutique di fianco al ristorante???" > "Si'." > "E quel locale li' vicino?" > "Si'." > "Bene" fa la prostituta sorridendo "Sono di mia > proprieta' e questo perche' > faccio pippe che valgono 500 dollari" > Allora il ragazzo decide di provare, vanno in un > motel e fa esperienza di un > lavoro di mano per cui vale la pena di vivere, che > vale ogni centesimo dei > 500 dollari che le ha dato. > Alla fine, il ragazzo le chiede: "Deduco che allora > un rapporto orale lo fai > pagare 1000 dollari.... vero?" > La prostituta risponde: "1500 ." > COSA????" fa lui "non penso proprio che nessuno > pagherebbe 1500 dollari per > un rapporto orale!!" > Al che lei risponde: "Vedi quel casino' dall'altra > parte della strada?? > Be',e' il mio e l'ho potuto avere perche' faccio dei > rapporti orali che > valgono tutti i 1500 dollari!!!" > Il ragazzo pensa tra se' e se' "si vive una volta > sola" e decide di provare > anche quest'altra straordinaria esperienza. > Alla fine si rende conto che davvero valeva tutti i > soldi che ha pagato. > E poi chiede alla prostituta : "E quanto costa la > figa????" > Al che lei: "Guarda alla finestra, vedi tutta la > citta' di Las Vegas,con le > sue luci, i suoi grattacieli, i suoi locali??" > Non dirmelo!!! > Possiedi tutta la citta'????" > No, ma se avessi la figa........." :)

domenica, ottobre 08, 2006

la rated R superstar colpisce ancora!

vice presidente lei mi conferma un grande prack ieri sera! come sempre la invito ad essere il piu oggettivo possibile! le ricordo di postare nn specificando l'accaduto visto che il canale nn è sicuro! con stima il presidente.......

venerdì, ottobre 06, 2006

ANCHE GLI INSEGNANTI ORA SONO RICCHI?!

Gentile Direttore, sono ricco! Durante la trasmissione Ballarò, i ministri Bersani e Bindi hanno ripetutamente sostenuto che la «loro» finanziaria è intervenuta a favore dei redditi bassi e degli impiegati pubblici (che a loro dire hanno gli stipendi bassissimi), accusando il precedente governo di aver tolto ai poveri a favore dei ricchi. Per sapere se sono ricco o povero ho analizzato, pertanto, la dichiarazione dei redditi consegnata nel giugno scorso. Sono un insegnante monoreddito, con moglie e un figlio universitario a carico.

Nella dichiarazione ho utilizzato le aliquote del 2005, riforma Tremonti, piuttosto che quelle del 2002, residuo della normativa Visco, perché più convenienti. Era possibile, infatti, optare per la soluzione più favorevole. La riforma del precedente governo mi ha, quindi, abbassato le tasse e, secondo la teoria dei ministri Bersani e Bindi, sono ricco. Faccio i conti per vedere se lo sono ancora dopo la loro finanziaria. Ho un reddito lordo di 34.153 euro composto dallo stipendio da insegnante più altri redditi per diritti d'autore e corsi di formazione.

Il reddito imponibile, sottratte le deduzioni, corrisponde a 29.268 euro. Deduzioni che comprendono gli interessi per il mutuo, la deduzione per la progressione dell'imposta e quella familiare. L'imposta lorda (Irpef) corrisponde a 7.059 euro che al netto delle detrazioni risulta 5.945 euro. Applicando la riforma Prodi-Visco allo stesso reddito lordo l'imponibile risulta 33.299 euro, l'imposta lorda 9.027, l'imposta netta 5.905. Le differenze sono dovute alla diversa considerazione dei carichi familiari e della progressione del reddito: da deduzioni dall'imponibile a detrazione sull'imposta. Scopro che con la riforma Prodi-Visco risparmierò 40 euro di Irpef e mi preoccupo. Sono diventato povero? Ma no, mi sono detto. Figurati se la sinistra impoverisce gli insegnanti, per di più con famiglia e monoreddito. Il ministro Bindi ieri sera non ha fatto altro che enfatizzare l'intervento a favore della famiglia. Ciò nondimeno mi viene in mente che ci sono altre due imposte: l'addizionale regionale e quella comunale. Mi sono ricordato,

allora, di una «battuta» del grande Totò in una scenetta in cui un cliente della sua pasticceria mangiava molte «pastarelle» e passando dalla cassa ne pagava una sola. Lo ha ripreso dicendo: e no, caro amico, «è la somma che fa il totale». E allora andiamo a vedere quanto fa il totale. Con la riforma Tremonti ho pagato 263 euro di imposta regionale e 59 euro di imposta comunale per complessivi 322 euro. Con la nuova finanziaria avrei pagato 367 euro, 300 regionale e 67 comunale. Quindi con la nuova finanziaria verrei a pagare 45 euro in più di imposte locali.

Sommando il tutto pago 5 euro in più. Il calcolo effettuato solo sul reddito da insegnante, detratti i diritti d'autore e i corsi di formazione, mi avrebbe comportato un aggravio di imposte di 12 euro. E già, dalle deduzioni alle detrazioni è aumentato l'imponibile. Trascuro il fatto, infine, che pagherò 10 euro in più di tassa di proprietà dell'auto e altri balzelli di imposte indirette. Mi sono rassicurato e sono contento di essere rimasto ricco. La sinistra le tasse le ha aumentate solo ai ricchi.

Oppure, gentile Direttore, mi è sfuggito qualcosa? La prego, comunque, di comunicare questa mia contentezza ai ministri Bersani e Bindi. Gli insegnanti sono ricchi e, per favore, la smettano di pensare agli stipendi europei.

GIOVEDì PROSSIMO SBRACIATA DEL FIGHT

SI AVVERTONO I SIGNORI SOCI CHE LA SBRACIATA DEL FIGHT SI TERRA' GIOVEDI 12 OTTOBRE ALLA SEDE DEL FIGHT CLUB, IN OCCASIONE DEL COLUMBUS DAY, SI PREGA I SIGG SOCI DI NOTIFICARE IN VICEPRESIDENZA L'EVENTUALE ASSENZA, (IN CASO SI POSTICIPA ALLA SETTIMANA SUCCESSIVA) SI NOTIFICA INOLTRE CHE IN CASO DI PIOGGIA LA CARNE VERRA' FATTA SULLA GRIGLIA ELETTRICA.

LA DIREZIONE

giovedì, ottobre 05, 2006

mamma quanto sei bonaa!!

ragazzi per stasera non ho il braciere, se qualcuno di voi ce l'ha lo portasse oggi, grazie io ce metto la carne (guarda quanta ce ne sta dentro sta foto, mamma mia te sbracierei tutta!)

mercoledì, ottobre 04, 2006

FANCULO IL PROIBIZIONISMO!

CIAO RAGAZZI è il vostro presidente che vi parla! oggi reggetivi forte vorrei parlare con voi di politica e in particolar modo della finanziaria del 2007! la cosa che mi ha turbato di piu' è la proposta di legge di VIETARE GLI ALCOLICI AI MINORI DI 18 ANNI! cazzo siamo diventando come la tanto ipocrita america? come si fa a vietare ad un liceale una mezza pinta al pub il sabato sera dopo una settimana di cazziamanti a scuola! la storia insegna ogni qual volta si vieta qualcosa questo diventa ancora piu' ricercato e ambito! guardate le canne, quanti se ne fanno perche' gli piace il sapore e quanti per crearsi un identita' di RIBELLE ! dai raga vi ricordate le nostre prime birre al doolin.....(con virginia ma questa è un altra storia) nn mi sembra che siamo cresciuti tanti pisa o pino masini/zanzariera! ogni anno ci levano qualcosa.......un po di liberta! basta! il fatto nn è la destra o la sinistra.....il fatto è l'ipocrisia, la morale distorta che in italia dilaga! io dico un ragazzo deve diventare uomo giusto!uomo si diventa facendo delle scelte! come si possono fare delle scelte se si carica solo un piatto della bilancia? siamo sotto una campana di vetro.........dicono che il tasso di alcolismo si è alzato.....grazie al cazzo solo ora fate sti sondaggi! volevo vedere se li facevano ai tempi dei nostri nonni( dai i nosrti nonni bevevano come i licantropi). l'anno scorso ci hanno vietato di fumare dentro i pub; oggi l'alcool ai minori.........domani cosa la figa? ho solo due parole per questa societa.....................suck it!

Indulto, sconto di pena al "mostro di Foligno" MASTELLA MI FAI CLEMENTEMENTE SCHIFO

erugia:- Anche il "mostro di Foligno" ha beneficiato dell'indulto. I giudici della Corte d'assise d'appello di Perugia hanno accolto questa mattina la richiesta di indulto avanzata dal geometra folignate Luigi Chiatti. Condannato a 30 anni per il duplice omicidio dei piccoli Simone Allegretti, 4 anni, e Lorenzo Paolucci, 13 anni, usufruirà di uno sconto sulla pena di 3 anni. Chiatti, recluso nel carcere di Prato, sarebbe dovuto uscire nel 2023 e non sarà comunque per il momento scarcerato. Chiatti, oggi 38enne, è in prigione dall'agosto del 1993. Arrestato subito dopo il secondo delitto, fu condannato in primo grado all'ergastolo, ma la pena in appello fu ridotta a 30 anni di reclusione dopo il riconoscimento della seminfermità mentale e poi confermata in Cassazione. In base alla sentenza d'appello, prima del rilascio dovrà essere valutata la pericolosità sociale di Chiatti, che potrebbe essere eventualmente ricoverato in una casa di cura per almeno due anni come misura di sicurezza. Alla notizia della richiesta di sconto sulla pena, Giovanni Picuti, legale della famiglia Allegretti, aveva dichiarato: "Voglio proprio vedere chi si prenderà la responsabilità di far tornare effettivamente libero Chiatti". Oggi i parenti delle vittime sono increduli. "Non riesco a crederci ma la realtà è questa: questo indulto è uno schiaffo a tutti quei bambini che muoiono e soffrono per colpa degli adulti", commenta Luciano Paolucci. Il padre di Lorenzo, che aveva già annunciato di aver perdonato Chiatti, non ha comunque cambiato la propria posizione. "Sono ancora più disposto ad aiutarlo - ha detto - perché lo stanno per mettere in una condizioni nella quale per lui non ci sarà avvenire. Anziché curarlo si fa di tutto per farlo uscire".
La decisione ha riaperto la polemica politica sull'indulto. Scandalizzato il parlamentare di An Maurizio Gasparri. "E' una vergogna inaudita che anche il mostro di Foligno esca dal carcere grazie all'indulto - ha dichiarato -. Chi ha votato questo provvedimento e soprattutto il governo e il ministro che lo hanno perorato con convinzione dovrebbero chiedere scusa a tutti gli italiani". "Nessun rispetto per vittime e cittadini - ha aggiunto l'ex guardasigilli Roberto Castelli, della Lega Nord -. Provo una grande pena per le vittime e per le loro famiglie".

martedì, ottobre 03, 2006

Il Professore si inventa il condono sul lavoro nero

Gratta gratta, e nella Finanziaria spunta anche un condono. L'obbiettivo, questa volta, non è far emergere base imponibile; e, quindi, gettito. Ma lavoro nero. Il datore di lavoro che intende regolarizzare i suoi dipendenti deve presentare un'istanza all'Inps nella quale indica chi sono i lavoratori che ha tenuto «in nero» per anni. Prima di questa istanza, però, deve aver raggiunto un accordo aziendale con i sindacati interni; o, se non sono rappresentati, con le organizzazioni sindacali presenti sul territorio. La sanatoria può riguardare i lavoratori tenuti nascosti al fisco e all'Inps per decenni. Ma l'onere a carico del datore di lavoro riguarderà solo gli ultimi cinque anni; ogni anno oltre i cinque verrà prescritto.A questo punto, l'articolo 177 della Finanziaria stabilisce l'onere a carico del datore di lavoro. Dovrà pagare i due terzi dei contributi Inps e Inail evasi per ogni dipendente. Al momento della presentazione della domanda di condono potrà pagare il 20% del dovuto; il resto in rate per cinque anni. Una volta pagato si vedrà estinti tutti i reati, le sanzioni amministrative e gli oneri accessori previsti. E per un anno non riceverà ispezioni o verifiche da parte degli organi di controllo. Mi dite dopo questa azione, quale imprenditore caccerà + una lira per regolarizzare i lavoratori a nero? Inoltre, vorrei capire bene...Cioè, un datore di lavoro, che per anni ha avuto lavoratori in nero...improvvisamente se paga (il che vuol dire che pagando le autorità sanno che per anni ha sfruttato della povera gente), non gli fnno un cazzo...anzi gli fanno un appluso...Ma che cazzo di Paese ehhh questo...ma morite tutti.

il Tesoriere

lunedì, ottobre 02, 2006

ancora poco ma intanto meglio che niente...

Interventi ambientali per oltre 500 milioni di euro. Alla fine i Verdi, attraverso il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, in Consiglio dei ministri qualcosa di rilevante l’hanno spuntata. Ma ciononostante il sì alla Finanziaria approvata venerdì dal governo, “è condizionato”, chiarisce subito Pecoraro, ed ora bisognerà darsi da fare in Parlamento. Nel provvedimento sono previsti fondi per frane e abusivismo, per Kyoto per il mare e le bonifiche e anche parchi e lotta alle ecomafie. Tra le misure c’è un fondo rotativo da 200 milioni contro i gas serra e un piano del mare, 200 milioni alla difesa del suolo (rispetto allo zero del precedente governo). "Finalmente un'inversione di tendenza dopo 5 anni di disastri e attacchi all'ambiente", sottolinea Pecoraro. "In linea di massima - spiega - ci sono le caratteristiche per una finanziaria più ambientale ma adesso il problema è vedere cosa succederà in Parlamento e le scelte che vengono fatte successivamente". Sul fronte delle novità, arriva il fondo per la demolizione degli ecomostri (3 milioni di euro) mentre 2 milioni di euro andranno alla lotta alle ecomafie e, per la prima volta, ci sarà lo studio ad hoc sul mare italiano (10 milioni di euro). In Finanziaria anche la riforma dell'Apat, l'Agenzia nazionale per la protezione dell'Ambiente "che avrà un presidente, un direttore e un consiglio d'amministrazione e diventerà un'agenzia a tutti gli effetti", afferma il ministro. In particolare, l'eco-manovra riguarda 300 milioni di euro ripartiti tra difesa del suolo (200 milioni), rifiuti e bonifiche (65 milioni), parchi (20 milioni in più), mare (10 milioni), lotta all'abusivismo (3 mln) e alle ecomafie (2 mln). Ci sono poi altri 200 milioni del fondo rotativo per Kyoto (che alimenterà altri fondi tra regioni e aziende) e altri 25 per lo sviluppo sostenibile. Risorse sono previste anche nel capitolo energia pulita con finanziamenti per pannelli solari e bioedilizia. Questi in termini di defiscalizzazione fino al 60% sulle ristrutturazioni. Nella lotta allo smog previsti incentivi per biocarburanti. Se da un lato è stata accolta con favore dai Verdi la supertassa su Suv, dall’altro il Sole che ride chiede di "rimodulare il periodo di esenzione del bollo sugli Euro 4, con la riduzione da 5 a due anni, per favorire le nuove tecnologie e i mezzi elettrici. Ora sta per uscire l'Euro 5 - dice il ministro - e quindi due anni di esenzione per le auto Euro 4 andrebbero bene ". Altri fondi per la causa ambientale potrebbero poi arrivare, secondo Pecoraro Scanio, dal definanziamento del Ponte sullo Stretto: "Una vera svolta questa dalla quale mi aspetto da 300 a 500 milioni da destinare alla difesa del suolo". "Ci vuole un netto cambio di marcia a favore per così dire dell'azienda della prevenzione anziché dell'affarismo dei disastri. Investire un milione di euro contro le catastrofi porta a un risparmio fino a 100 milioni". E in tal senso Pecoraro propone di usare i fondi per aprire "centinaia di cantieri agroambientali che servano a mettere in sicurezza colline e montagne italiane con opere di idraulica e di riforestazione". Infine menzione a parte merita l'introduzione della corresponsabilità delle Regioni nelle infrazioni comunitarie. "Io - spiega Pecoraro Scanio - ne ho in carico 80, e di queste, 70 sono tutte riferite alle amministrazioni regionali. Sono contento che sia stata accolta questa norma, presentata, in base a uno studio fornito dai miei uffici, dal ministro Bonino. Norma che permette di aprire un circuito virtuoso per superare l' emergenza delle infrazioni". look seals

domenica, ottobre 01, 2006

benvenuti al fight club: Manovra da 33,4 miliardi. Prodi: "Grande redistribuzione delle risorse"

benvenuti al fight club: Manovra da 33,4 miliardi. Prodi: "Grande redistribuzione delle risorse"

Manovra da 33,4 miliardi. Prodi: "Grande redistribuzione delle risorse"

Fisco, tornano le cinque aliquote "Equità e sviluppo" nella Finanziaria

Fisco, tornano le cinque aliquote "Equità e sviluppo" nella Finanziaria" width="200">
ROMA - Per Prodi è una manovra "che punta sulla crescita e sull'equità", per l'opposizione, che minaccia manifestazioni di piazza, è "pura macelleria sociale". La Finanziaria da 33,4 miliardi con la riformulazione della curva fiscale (si torna a 5 aliquote e si paga il 43% oltre i 75.00 euro), la riduzione del cuneo in due tranche nel 2007, i ticket per le visite "inutili" al pronto soccorso e i Tfr che passano in parte dalle casse delle aziende a quelle dell'Inps, comunque, è pronta. Il Consiglio dei ministri l'ha approvata con l'accordo di tutte le componenti della maggioranza. Dall'Udeur ai Verdi, da Rifondazione allo Sdi, alla fine tutti i partiti della coalizione hanno trovato più elementi positivi che negativi nella manovra preparata dal ministro Tommaso Padoa Schioppa e largamente modificata (ma non nei suoi capisaldi e nelle cifre di sintesi) durante l'ultima, frenetica settimana. Il premier ha parlato della "più grande redistribuzione di risorse mai fatta da un governo: i poveri - ha spiegato - diventeranno un po' meno poveri. Il contrario di quello che stava accadendo. Aiuteremo chi ha meno". Padoa Schioppa l'ha spiegata, più tecnicamente, così: "Abbiamo puntato su tre obiettivi: portare i conti dello Stato fuori dalla zona di pericolo, ridistribuire risorse e aprire una prospettiva di sviluppo. Le mani nelle tasche degli italiani? Non è vero: c'è una redistribuzione. Ma la gran parte la faremo con la lotta all'evasione e questo non è mettere le mani nelle tasche dei cittadini"( ma almeno fatele pagare a tutti e cominciate a pagarle anche voi cari onorevoli visto che a voi è tutto franco). Di tutt'altro avviso l'opposizione. Fini ha definito la manovra "classista e ideologica". "Chiederò agli alleati del centrodestra - ha aggiunto - di organizzare una grande manifestazione popolare. Questi hanno cercato di colpire i nemici di classe". Casini punta l'attenzione sul problema dei ceti medi: "Hanno scelto di colpire ceti medi e imprese. (voi ceto medio me lo chiamate chi guadagna dai 55.000 ai 75.000 euro? per me sono ricchissimi visto che io con 17.000 euro l'anno e con una famiglia di sei persone!!!!mi posso permettere di essere piu signore di chiunque altro!!!! ) Ma il peggio sarà la seconda Finanziaria, quella che dovranno fare comuni ed enti locali per non fallire. E quella sarà ancora più dura". Ma veniamo ai contenuti della manovra delineata da un documento di un centinaio di pagine. MILIARDI: La manovra muove, complessivamente, 33,4 miliardi. Così distribuiti: 11,9 da riduzioni nel Sistema Stato, 4,6 dagli Enti Locali, 3 miliardi dalla Sanità e 4 di entrate tributarie. Serviranno, in parte (14-15) per il risanamento dei conti pubblici e in parte (18-19) per la ridistribuzione delle risorse e lo sviluppo. In questo modo il rapporto deficit/pil dovrebbe scendere al 2,8% e rientrare così nei parametri di Maastricht così come richiesto dalla Ue (altrimenti addio europa). Ed è per questo obiettivo che si è battuto fino all'ultimo Padoa Schioppa con il pieno appoggio di Prodi. FISCO: Salta l'impianto costruito da Tremonti: le aliquote tornano ad essere 5. La "no tax area" sale a 7.500 euro per i pensionati, a 8.000 per i lavori dipendenti e a 4.800 per gli autonomi. Ed ecco le nuove aliquote: fino a 15.000 euro, 23% (invariata); da 15 mila a 28 mila, 27% (era al 33%); da 28 mila a 55 mila, 38% (era al 39%); da 55 mila a 75.000, 41% (questo scaglione era stato cancellato da Tremonti); oltre i 75.000 (non 70.000 come detto in un primo tempo), 43%.( mi pare che le tasse si sono abbassate no? quindi dov'è questo colpo al ceto medio che la destra va profetizzando invano? e poi mi pare che l'ultima fascia prima era stata cancellata? e ora c'è di nuovo questa è ridistribuzione!!) Alla fine, questa è stata la mediazione raggiunta con Visco dopo le proteste di Mastella. Secondo il governo, il 70% dei contribuenti pagherà meno tasse, gli altri subiranno aggravi "di poche centinaia di euro all'anno".(mi sembra una cosa positiva credo che funzionerà) Confermata la tassazione al 20% delle rendite finanziarie. Diminuzione, dunque per i conti correnti (oggi tassati al 27%) ed equiparazione europea per tutti i tipi di investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di Stato di nuova emissione). SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE: Le deduzioni per carichi familiari vengono trasformate in detrazioni d'imposta uguali per tutti e aumentate in misura consistente; gli assegni al nucleo familiare per i dipendenti e i parasubordinati vengono aumentati e riformati in modo da eliminare gli attuali scaglioni. Per i lavoratori dipendenti e parasubordinati, si avrà così rispetto a oggi un aumento di 250 euro all'anno in media per ogni figlio minore a carico; l'assegno familiare, combinato con la detrazione, raggiungerà per i redditi bassi (14.000 euro) i 2.400 euro annui per i minori di 3 anni e i 2.300 euro per i figli tra 3 e 18 anni. CUNEO FISCALE: La riduzione degli oneri fiscali per aziende e lavoratori vale circa 9 miliardi (60% alle imprese, 40% ai dipendenti), ma nel 2007 verrà divisa in due tranche: la prima a febbraio e la seconda a luglio. Dal 2008 andrà a regime. SANITA': Il sistema sanitario italiano dovrà funzionare con 97 miliardi di euro, 3 in meno del previsto. Per questo verranno introdotti dei ticket in cifra fissa (23 euro per le visite e 18 per gli esami clinici) nei casi di chi si reca al pronto soccorso in "codice bianco", cioè senza palese urgenza. Esclusi, comunque, da tutti i ticket, gli esenti. Le regioni che non riusciranno a stare nelle loro quote saranno costrette a introdurre ticket anche sui medicinali. CATASTO: Dal 2007 il catasto passerà ai Comuni con evidenti vantaggi per le finanze locali già verificato nelle prime sperimentazioni. Gli enti locali potranno, se lo riterranno necessario, aumentare l'Ici dello 0,5%. PENSIONI E TFR: Di interventi sulla previdenza (abolizione dello scalone 2008, nuovi parametri legati all'età media ecc.) si riparlerà l'anno prossimo. Il rinvio della questione è stato deciso con i sindacati. L'unico risparmio in materia (2 miliardi) si farà con la chiusura di una delle quattro "finestre" annuali di pensionamento. Resta il contributo di solidarietà per le pensioni di lusso. (non è bello) Viene rilanciata la riforma del Tfr definita dall'ex ministro Maroni e affossata da Berlusconi. Entrerà in vigore dalla metà dell'anno prossimo. A quel momento, i dipendenti dovranno decidere che fare delle loro liquidazioni (Inps, fondi pensione ecc.). La novità che ha fatto arrabbiare le imprese è che il 65% dei Tfr maturati da lavoratori che non sceglieranno di versarli ai fondi pensione dovrà essere versato all'Inps e non resterà nelle casse delle imprese.(non lo so io !) AMBIENTE: I Verdi hanno molto protestato, ma si sono accordati davanti alla tassa sui Suv accompagnata dal taglio della tassa di circolazione per le auto "euro 4".(mi pare una cosa giusta alla fine i suv non sono affatto necessari in un paese come l'italia in cui le mamme accompagnano i figli a scuola in ridotta e con quattro ruote motrici inserite, e poi magari sta gente ci fa pure l'impianto a gas per non essere detta che la propria auto inquina,invece è solo perchè non posso permettersi la benzina) Soprattutto, è stato importante lo spostamento dei fondi dal Ponte sullo Stretto a interventi ambientali sul territorio. INDENNITA' MINISTRI: Il premier e i ministri si sono ridotti del 30% le loro indennità. Dal punto di vista dell'incidenza generale è poca cosa, ma Prodi ha sottolineato il valore del "segnale" (beh almeno è già qualcosa)

mercoledì, settembre 27, 2006

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L'iniziativa 'share action' ha raccolto finora 1750 adesioni per un totale di circa 4.800.000 azioni. Grazie per la fiducia. L'Internazionale di questa settimana mi ha dedicato la copertina, riporto il mio articolo che parla di una storia che per il momento non ha ancora un finale. Speriamo che sia almeno un finale sostenibile, come il debito di Telecom secondo Guido Rossi. Ma se il debito è sostenibile, il credito cosa sarà? "Tronchetti si è dimesso da presidente di Telecom un venerdì, qualche minuto prima delle otto di sera, ora di cena. A Milano pioveva, un tempo autunnale, non c’era nessuno in giro per lo sciopero dei mezzi urbani. La tristezza era nell’aria. La voce di Aznavour cantava “Com’è triste la Borsa a Milano”, ma forse era solo un’eco in Galleria. Il giorno dopo un Tronchetti dimesso, senza cravatta, si aggirava in via della Spiga con i parenti. La sera riceveva nella tribuna d’onore di San Siro attestati di solidarietà simili a condoglianze. L’Inter, pareggiando con la Sampdoria, aggiungeva una nota di depressione quasi surreale al fine settimana di Tronchetti. Ma, come nella migliore tradizione giallistica, bisogna porsi la domanda: chi è il responsabile della caduta del tronchetto dell’infelicità? Il nome corso subito sulla bocca di tutti è stato quello di Romano Prodi, per la sua conformazione da maggiordomo ciclista. Il maggiordomo è il primo sospettato. Prodi è però da escludere in quanto persona da sempre non informata sui fatti e, in più, con un consigliere, Rovati, che inviando a Tronchetti una memoria ‘artigianale’ ha inguaiato tutto il Governo. La missiva, privata, privatissima, ipotizzava un riassetto del gruppo Telecom e il tronchetto, da perfetto uomo d’affari, di quelli che bastava la stretta di mano, l’ha subito passata al Corriere della Sera, il quotidiano indipendente del salotto buono in cui siede Pirelli. Rovati si è dimesso. Prodi dovrà riferire alla Camera non si sa bene che cosa, ma un suo silenzio eloquente potrà bastare insieme a un lancio di pomodori. Escluso Prodi chi rimane? Per capirlo bisogna tornare indietro nel tempo. Al tempo dell’Ulivo e di D’Alema. Il tempo delle privatizzazioni, il tempo dei ‘capitani coraggiosi’, ma senza una lira. Regnava da poco su Telecom Italia Franco Bernabè, un regnante dignitoso che aveva dato buona prova di sé all’Eni. Telecom non aveva praticamente debiti e generava tutti i giorni denaro sonante. Telecom possedeva società, immobili, aveva, tanto per dire, la flotta di auto aziendali più grande d’Italia. Un patrimonio costruito con le tasse di generazioni di italiani. D’Alema, allora presidente del consiglio, per motivi che nessuna mente umana (e forse neppure aliena) è in grado di capire avalla la cessione al duo Colaninno-Gnutti. Colaninno cede Omnitel e lancia un’Opa sulla Telecom. Il ricavo ottenuto dalla vendita di Omnitel non è certo sufficiente per l’Opa, che va sostenuta indebitando l’azienda. Per incanto una Telecom senza debiti si ritrova indebitata fino al collo. Franco Bernabè che aveva cercato di opporsi sostenendo la fusione con Deutsche Telekom, anche attraverso un confronto durissimo con il merchant banker D’Alema, noto industriale e economista, deve dimettersi. Da questo momento la sorte della più grande azienda del Paese, quella con le migliori prospettive industriali e i maggiori tassi di innovazione, è segnata.Inoltre, la vendita in blocco di dorsale, telefonia fissa e mobile è un macigno sullo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni. Non può infatti esistere un vero mercato se chi possiede la rete eroga anche i servizi. La rete doveva rimanere in mani pubbliche o, almeno, essere soggetta al controllo dello Stato con una partecipazione rilevante. Colaninno e Gnutti, che sanno fare i loro affari, cercano di ridurre il debito vendendo Tim, o almeno fondendola con Telecom, anticipando di cinque anni le mosse di Tronchetti, ma non gli è consentito. Colaninno cerca comunque di impostare un piano industriale che però non ha neppure il tempo di vedere la luce. Al governo arriva Berlusconi e per Colaninno si fa notte. A luglio 2001 Colaninno va in Argentina per una battuta di caccia e Gnutti, vista l’aria che tira, ne approfitta, incontra Tronchetti e vende. Tronchetti disponeva della liquidità ottenuta dalla vendita fatta nel 2000, durante il periodo della bolla speculativa, della divisione dei cavi per telecomunicazioni Optical Technologies alla statunitense Corning per l’incredibile cifra di settemila miliardi in contanti. Mille miliardi se li spartisce in stock option con Buora (200) e Morchio (300), a lui 450. Tronchetti acquista il controllo di Telecom con le scatole cinesi, in sostanza una serie di società in cui al vertice della catena c’è una piccola società che ne controlla una più grande fino ad arrivare alla Telecom. Tronchetti con lo 0,8 per cento di azioni (è lui il vero piccolo azionista) si ritrova a controllare un impero attraverso Olimpia in compagnia di Benetton, Gnutti, Unicredit e Banca Intesa. I debiti però rimangono, per ridurli la nuova strategia è semplice, è quella del rigattiere: vendere, esternalizzare. Seat, Telespazio, Finsiel, una parte di Tim, gli immobili di Telecom vengono venduti per fare cassa. Molte attività del gruppo vengono enucleate e date all’esterno. Ma questo non basta, i margini sulla telefonia fissa e mobile si riducono e il debito non permette di fare gli investimenti necessari. Si rischia l’implosione o la perdita di controllo se subentrassero nuovi soci in Olimpia. Si arriva al 2005, Tronchetti fonde Telecom e Tim con l’acquisto di quest’ultima attraverso un’Opa. Telecom si indebita ancora di più, ma accede ai contanti prodotti tutti i giorni dai telefonini. L’operazione è annunciata come strategica. Una strategia industriale che dura 18 mesi. Poi si ritorna all’antico. Si divide il fisso dal mobile per venderli a pezzi, uno o entrambi non si sa. Unicredit, Banca Intesa e Hopa lasciano Tronchetti al suo destino. Benetton svaluta le azioni Telecom che al momento dell’acquisto, nel 2001, erano state valorizzate a più di quattro euro e oggi valgono solo la metà. Tronchetti le azioni le ha invece mantenute a un valore d’affezione, ma le deve finalmente svalutare con effetti a catena sul gruppo Pirelli. Si dimette lasciando 41 miliardi di debiti che rimangono, escludendo obbligazioni e cartolarizzazioni varie (i pagherò agli investitori), suppergiù quelli di Colaninno. Ma con in meno tutte le aziende vendute. Il colpevole è quindi chiaro. E’ il dito medio della mano invisibile del mercato. Che ha colpito tutti coloro che hanno perso il loro posto di lavoro e i loro risparmi investiti in azioni Telecom. E’ un dito che ci vede bene, benissimo. Per questo ignora manager e azionisti di controllo per i quali la Telecom è stato un grande affare, il migliore della loro vita.Per Parmalat era venuta a prelevarmi a Nervi la Guardia di Finanza. Voleva sapere come ero venuto a conoscenza del fatti. Mi portai una cartellina con scritto sopra Telecom per aiutarli a portarsi avanti con il lavoro. Ma non mi presero sul serio, del resto è giusto così, io sono solo un comico. Questa volta mi aspetto un’assunzione alla Consob o alla Borsa. Da comico a consulente finanziario globale. Ho deciso di fare il grande salto. Di controllare la Telecom senza tirare fuori neppure un euro. Un’Opa alla genovese. Ho lanciato la ‘share action’ per chiedere la rappresentanza dei piccoli azionisti, andare in assemblea e cacciare a calci nel culo i consiglieri, partendo da quelli indipendenti. Chi vuole partecipare può farlo collegandosi al mio blog ". www.beppegrillo.it