mercoledì, ottobre 04, 2006

Indulto, sconto di pena al "mostro di Foligno" MASTELLA MI FAI CLEMENTEMENTE SCHIFO

erugia:- Anche il "mostro di Foligno" ha beneficiato dell'indulto. I giudici della Corte d'assise d'appello di Perugia hanno accolto questa mattina la richiesta di indulto avanzata dal geometra folignate Luigi Chiatti. Condannato a 30 anni per il duplice omicidio dei piccoli Simone Allegretti, 4 anni, e Lorenzo Paolucci, 13 anni, usufruirà di uno sconto sulla pena di 3 anni. Chiatti, recluso nel carcere di Prato, sarebbe dovuto uscire nel 2023 e non sarà comunque per il momento scarcerato. Chiatti, oggi 38enne, è in prigione dall'agosto del 1993. Arrestato subito dopo il secondo delitto, fu condannato in primo grado all'ergastolo, ma la pena in appello fu ridotta a 30 anni di reclusione dopo il riconoscimento della seminfermità mentale e poi confermata in Cassazione. In base alla sentenza d'appello, prima del rilascio dovrà essere valutata la pericolosità sociale di Chiatti, che potrebbe essere eventualmente ricoverato in una casa di cura per almeno due anni come misura di sicurezza. Alla notizia della richiesta di sconto sulla pena, Giovanni Picuti, legale della famiglia Allegretti, aveva dichiarato: "Voglio proprio vedere chi si prenderà la responsabilità di far tornare effettivamente libero Chiatti". Oggi i parenti delle vittime sono increduli. "Non riesco a crederci ma la realtà è questa: questo indulto è uno schiaffo a tutti quei bambini che muoiono e soffrono per colpa degli adulti", commenta Luciano Paolucci. Il padre di Lorenzo, che aveva già annunciato di aver perdonato Chiatti, non ha comunque cambiato la propria posizione. "Sono ancora più disposto ad aiutarlo - ha detto - perché lo stanno per mettere in una condizioni nella quale per lui non ci sarà avvenire. Anziché curarlo si fa di tutto per farlo uscire".
La decisione ha riaperto la polemica politica sull'indulto. Scandalizzato il parlamentare di An Maurizio Gasparri. "E' una vergogna inaudita che anche il mostro di Foligno esca dal carcere grazie all'indulto - ha dichiarato -. Chi ha votato questo provvedimento e soprattutto il governo e il ministro che lo hanno perorato con convinzione dovrebbero chiedere scusa a tutti gli italiani". "Nessun rispetto per vittime e cittadini - ha aggiunto l'ex guardasigilli Roberto Castelli, della Lega Nord -. Provo una grande pena per le vittime e per le loro famiglie".

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