lunedì, ottobre 02, 2006

ancora poco ma intanto meglio che niente...

Interventi ambientali per oltre 500 milioni di euro. Alla fine i Verdi, attraverso il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, in Consiglio dei ministri qualcosa di rilevante l’hanno spuntata. Ma ciononostante il sì alla Finanziaria approvata venerdì dal governo, “è condizionato”, chiarisce subito Pecoraro, ed ora bisognerà darsi da fare in Parlamento. Nel provvedimento sono previsti fondi per frane e abusivismo, per Kyoto per il mare e le bonifiche e anche parchi e lotta alle ecomafie. Tra le misure c’è un fondo rotativo da 200 milioni contro i gas serra e un piano del mare, 200 milioni alla difesa del suolo (rispetto allo zero del precedente governo). "Finalmente un'inversione di tendenza dopo 5 anni di disastri e attacchi all'ambiente", sottolinea Pecoraro. "In linea di massima - spiega - ci sono le caratteristiche per una finanziaria più ambientale ma adesso il problema è vedere cosa succederà in Parlamento e le scelte che vengono fatte successivamente". Sul fronte delle novità, arriva il fondo per la demolizione degli ecomostri (3 milioni di euro) mentre 2 milioni di euro andranno alla lotta alle ecomafie e, per la prima volta, ci sarà lo studio ad hoc sul mare italiano (10 milioni di euro). In Finanziaria anche la riforma dell'Apat, l'Agenzia nazionale per la protezione dell'Ambiente "che avrà un presidente, un direttore e un consiglio d'amministrazione e diventerà un'agenzia a tutti gli effetti", afferma il ministro. In particolare, l'eco-manovra riguarda 300 milioni di euro ripartiti tra difesa del suolo (200 milioni), rifiuti e bonifiche (65 milioni), parchi (20 milioni in più), mare (10 milioni), lotta all'abusivismo (3 mln) e alle ecomafie (2 mln). Ci sono poi altri 200 milioni del fondo rotativo per Kyoto (che alimenterà altri fondi tra regioni e aziende) e altri 25 per lo sviluppo sostenibile. Risorse sono previste anche nel capitolo energia pulita con finanziamenti per pannelli solari e bioedilizia. Questi in termini di defiscalizzazione fino al 60% sulle ristrutturazioni. Nella lotta allo smog previsti incentivi per biocarburanti. Se da un lato è stata accolta con favore dai Verdi la supertassa su Suv, dall’altro il Sole che ride chiede di "rimodulare il periodo di esenzione del bollo sugli Euro 4, con la riduzione da 5 a due anni, per favorire le nuove tecnologie e i mezzi elettrici. Ora sta per uscire l'Euro 5 - dice il ministro - e quindi due anni di esenzione per le auto Euro 4 andrebbero bene ". Altri fondi per la causa ambientale potrebbero poi arrivare, secondo Pecoraro Scanio, dal definanziamento del Ponte sullo Stretto: "Una vera svolta questa dalla quale mi aspetto da 300 a 500 milioni da destinare alla difesa del suolo". "Ci vuole un netto cambio di marcia a favore per così dire dell'azienda della prevenzione anziché dell'affarismo dei disastri. Investire un milione di euro contro le catastrofi porta a un risparmio fino a 100 milioni". E in tal senso Pecoraro propone di usare i fondi per aprire "centinaia di cantieri agroambientali che servano a mettere in sicurezza colline e montagne italiane con opere di idraulica e di riforestazione". Infine menzione a parte merita l'introduzione della corresponsabilità delle Regioni nelle infrazioni comunitarie. "Io - spiega Pecoraro Scanio - ne ho in carico 80, e di queste, 70 sono tutte riferite alle amministrazioni regionali. Sono contento che sia stata accolta questa norma, presentata, in base a uno studio fornito dai miei uffici, dal ministro Bonino. Norma che permette di aprire un circuito virtuoso per superare l' emergenza delle infrazioni". look seals